INFERNÒT NEL MONFERRATO
Col termine piemontese infernòt si indica un locale sotterraneo costruito scavando a mano una particolare roccia arenaria, la pietra da cantoni, o in tufo e solitamente adibito a cantina o dispensa. Caratteristica comune a cantine e infernòt è l'assenza di luce e di aerazione diretta. L'infernòt si distingue tuttavia dalla cantina vera e propria, rispetto alla quale occupa in genere una posizione inferiore e svolge una funzione sussidiaria, concentrata sulla conservazione del vino imbottigliato.
Le costruzioni note come infernòt sono intimamente legate alla storia secolare della vinificazione in Piemonte e compaiono pertanto nelle aree collinari di questa regione, intensamente coltivate a vite. Sebbene non esclusiva, la zona del Basso Monferrato Casalese costituisce la principale area di rinvenimento di tali strutture. Di particolare interesse, da questo punto di vista, è la zona limitrofa al comune di Ottiglio, Grazzano Badoglio e quella nel comune di Vignale Monferrato, aree dove in passato sorgevano le cave che fornivano il materiale per la costruzione delle case della zona. Non lontano da Casale, si segnalano attestazioni sporadiche di infernòt anche in altri comuni del Monferrato, come Castagnole Monferrato e Canelli con le sue Cattedrali sotterranee, e della Langa astigiana.
Esistono tuttavia altri "infernòt", a Torino e nel Canavese, diversi per origine e costruzione.
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INFERNÒT NEL MONFERRATO
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