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Gli interventi di ricostruzione, oltre a riguardare la residenza, compresero la progettazione e realizzazione di un complesso di nuovi edifici, quali la canonica (residenza dell�abate), l�oratorio (luogo di preghiera aperto al pubblico), la tinaia (cantina, scuderia), il bagno (terme, limonaia), il kaffee haus (padiglione per incontri), il gazebo (belvedere panoramico nel boschetto) e il borgo (case per contadini, fattoria).
Il complesso del Belvedere non ha recinzione n� cancello d�ingresso. Da qui la differenza con le altre ville, generalmente recintate e chiuse e che definiscono il confine mantenendo separati popolo e signore, come avviene nelle ville lucchesi o in quelle sui Monti Pisani.
La villa, cui si accede per un viale alberato a cipressi, presenta sui lati due torri quadrate; la facciata, articolata su tre livelli, � contraddistinta da semplici cornici orrizzontali, che insieme alle finestre e agli avancorpi delle torri laterali, scanditi dall�alternanza di frontoni curvi, triangolari e rettilinei, disegnano un impianto architettonico tipico nella Firenze della met� del Cinquecento.
Diversamente, l�imponente scalone con doppia rampa, i coppi, le sfere e le due fontane, poste lateralmente all�ingresso del piano a terra, richiamano le tipologie costruttive delle residenze nobili di epoca barocca.
L�interno ha soffitti a volta ed il salone centrale mostra una stupenda decorazione pittorica realizzata nell�arco di un ventennio dal Tempesti, coadiuvato dal virtuosismo prospettico del quadraturista Tarocchi.
Nella parte orientale del parco all�inglese si trova un piccolo padiglione con vasca da bagno ed una Venere in marmo (gi� nel giardino Lanfranchi di via Santa Marta a Pisa), acquistata dalla famiglia nel 1774 ed erroneamente attribuita a Michelangelo.
L�oratorio � dedicato a Santa Maria e San Ranieri ed appartiene, insieme alla vicina canonica, alla Curia Vescovile di San Miniato. Costruito nel 1775, presenta tre piccole navate con stucchi e pitture del Tempesti. Mattia Tarocchi progett� l�interno ed i relativi apparati decorativi in modo da creare una quinta scenografica in cui lo spazio sembra dilatarsi, tra false architetture e strutture portanti reali. La canonica si erge con maestosit� nel medesimo stile architettonico della villa e fu ultimata nel 1780.
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